I mieli uniflorali italiani

Le schede dei mieli uniflorali italiani

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Presentazione delle schede

Vengono presentate 18 schede descrittive relative ai mieli uniflorali italiani di cui si hanno dati sufficienti a definire uno spettro analitico di riferimento sia per quanto riguarda gli aspetti organolettici che microscopici e chimico-fisici. Per ogni tipo di miele la campionatura analizzata è compresa fra le 50 e 200 unità. In pochi casi, relativi a mieli di difficile reperibilità il numero dei campioni è stato minore, e comunque mai inferiore a 20.

Per altri 39 tipi di miele uniflorale di produzione più sporadica, per i quali il livello di conoscenza non è altrettanto completo, è riportata una scheda semplificata.

Le schede possono essere utili per verificare l'origine botanica dei mieli uniflorali, attraverso il controllo della rispondenza del prodotto in esame al quadro analitico riportato nella rispettiva scheda.

Data la naturale variabilità del miele è importante che tale rispondenza sia valutata globalmente piuttosto che in riferimento ai singoli parametri. In molti casi non è necessario il controllo di tutte le variabili, ma solo di quelle maggiormente caratterizzanti, come evidenziato in ogni scheda.

Per l'uso dei diversi parametri fisico-chimici nel controllo dell'origine botanica del miele si rimanda al capitolo IV.

Nel caso in cui il controllo venga fatto dal produttore, il quale non dispone di strumentazioni di laboratorio, né della competenza professionale per eseguire le analisi, ma è in possesso di tutte le informazioni derivanti dall'osservazione diretta, il controllo può essere limitato alla verifica degli aspetti organolettici, almeno per i prodotti più noti e caratteristici. Nei casi dubbi, può essere sufficiente l'esame dei parametri più caratterizzanti.

In ognuna delle 18 schede complete compaiono:

  • le informazioni sulla specie botanica da cui ha origine il miele uniflorale descritto, tratte dalla bibliografia;
  • il potenziale mellifero, tratto per lo più dalla bibliografia (vedi paragrafo successivo);
  • le informazioni sull'importanza e le caratteristiche di produzione del miele in Italia;
  • la fotografia della pianta;
  • la cartina che illustra la distribuzione della specie e indica le regioni di maggior produzione del miele uniflorale. Un contributo alla formazione dei mieli millefiori è ovviamente possibile anche in tutte le regioni dove la specie è segnalata, come pure l'occasionale produzione allo stato uniflorale, anche se non in maniera costante o quantitativamente importante;
  • la fotografia del polline ripreso dal sedimento del rispettivo miele uniflorale (1000X);
  • la descrizione delle caratteristiche melissopalinologiche;
  • la descrizione delle caratteristiche organolettiche desunte principalmente dall'esperienza professionale e didattica degli autori, maturata nell'ambito delle attività dell'Albo nazionale degli esperti in analisi sensoriale del miele;
  • la scheda contenente i dati chimico-fisici. Per ogni parametro sono indicati media e deviazione standard. L'ambito definito da questi valori va interpretato come intervallo tipico e non come limite di variabilità del miele per quel parametro;
  • note in cui vengono riportate eventuali deroghe previste dalle nuove normative per quel tipo di miele e le principali caratteristiche chimico-fisiche utili per il riconoscimento.

di Marco Accorti, Roberto Colombo, Gian Luigi Marcazzan, Livia Persano Oddo, Maria Lucia Piana, Maria Gioia Piazza, Patrizio Pulcini, Anna Gloria Sabatini

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