I mieli uniflorali italiani

Il miele: origine, composizione e proprietà

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Melata

Come il nettare, anche la melata deriva dalla linfa delle piante, ma mentre il nettare è secreto attraverso un processo attivo, la melata è prodotta in seguito all'intervento di insetti che succhiano la linfa delle piante per nutrirsene.

Per procurarsi le sostanze loro necessarie, questi insetti assorbono grandi quantità di linfa, trattenendone le sostanze azotate mentre il liquido in eccesso, contenente prevalentemente zuccheri, passa direttamente al tratto posteriore dell'intestino ed è escreto come melata.

Anche la melata quindi, analogamente al nettare, è composta principalmente da zuccheri, ma in essa è maggiore la percentuale di oligosaccaridi.

Le gocce di melata emesse rimangono sulla superficie delle foglie e dei piccoli rami delle piante parassitizzate, dove vengono raccolte dalle api e da altri insetti, vespe e formiche.

Gli insetti produttori di melata sono numerosissimi e comprendono svariati gruppi appartenenti all'ordine dei Rincoti (psille, cocciniglie, afidi, cicaline).

Le piante interessate alla produzione di melata, nelle nostre aree geografiche, sono principalmente conifere (abete bianco, abete rosso, pino, larice), ma anche piante decidue non nettarifere (quercia, faggio, pioppo) e nettarifere (tiglio, salice, acero, castagno, robinia, alberi da frutto).

In alcuni casi la specializzazione insetto/pianta è molto stretta, in altri meno. Metcalfa pruinosa (Say), ad esempio, la cicalina diffusasi recentemente in Italia e responsabile della produzione di grandi quantità di melata, è in grado di parassitizzare diverse piante, arboree e erbacee.

di Anna Gloria Sabatini

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