Zuccheri
Dal punto di vista quantitativo gli zuccheri costituiscono
i principali componenti del miele, rappresentando più del
95 % della sostanza secca. Il loro elevato contenuto contribuisce
in modo determinante a definire numerose proprietà fisiche
e alimentari del miele: la viscosità, l'igroscopicità,
lo stato fisico (liquido o cristallizzato), il valore energetico,
il potere dolcificante.
I due zuccheri più importanti sono i monosaccaridi
glucosio e fruttosio che insieme costituiscono circa il 90 % degli
zuccheri totali.
In parte essi derivano direttamente dal nettare,
in parte si formano in seguito all'azione dell'enzima invertasi,
secreto dalle ghiandole salivari dell'ape, che idrolizza il saccarosio
contenuto nel nettare o nella melata scindendolo nei suoi due costituenti:
glucosio e fruttosio.
Nella maggior parte dei mieli il contenuto in fruttosio
è leggermente superiore a quello del glucosio (mediamente
si indica per il fruttosio un tenore di circa 40 % e per il glucosio
di circa 30 %); solo in alcuni tipi di miele, in genere quelli primaverili
(come il miele di tarassaco e di colza), avviene il contrario.
Si tratta di un dato di grande importanza, poiché
il glucosio è relativamente poco solubile in acqua e, di
conseguenza, un contenuto elevato di questo zucchero determina una
tendenza alla cristallizzazione, mentre una maggiore concentrazione
di fruttosio, molto solubile in acqua e igroscopico, conserva il
miele allo stato liquido.
Oltre ai 2 monosaccaridi il miele contiene quantità
modeste, o anche solo tracce, di zuccheri superiori (di-, tri- e
oligosaccaridi).
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