Cristallizzazione
La cristallizzazione è, assieme al colore,
la caratteristica fisica di maggior importanza nella commercializzazione
del miele. Molti mieli (la maggior parte di quelli prodotti in Europa)
tendono a cristallizzare alle comuni temperature di stoccaggio,
in quanto sono soluzioni soprassature, contengono cioè più
zucchero di quanto ne possa rimanere stabilmente in soluzione.
Il processo di cristallizzazione comporta la formazione
di cristalli di glucosio monoidrato, in quantità, forma e
disposizione diversa a seconda delle condizioni in cui la cristallizzazione
stessa ha avuto luogo. In genere, maggiore è il tempo in
cui questa avviene, tanto più voluminosi sono i cristalli.
I diversi mieli hanno una diversa tendenza a cristallizzare
a seconda della composizione (minore è il contenuto d'acqua
e maggiore quello in glucosio, maggiore la tendenza a cristallizzare),
ma anche a seconda della temperatura di conservazione.
La velocità di formazione dei cristalli
è massima a una temperatura che si colloca attorno a 14°C,
con variazioni di qualche grado a seconda del tipo di miele. Sopra
a 25°C e sotto a 5°C la cristallizzazione è in pratica
inibita.
Composizione e temperatura non sono però
gli unici fattori che regolano il fenomeno: anche la presenza di
particelle solide in sospensione e l'agitazione promuovono la formazione
di cristalli.
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