I mieli uniflorali italiani

Il miele: origine, composizione e proprietà

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Proprietà biologiche

Proprietà terapeutiche

Le virtù terapeutiche attribuite al miele nel corso del tempo sono numerosissime. Il miele agirebbe favorevolmente su vari disturbi dell'apparato respiratorio, circolatorio e digestivo, sul fegato, sulla dentizione dei bambini favorendo la fissazione del calcio.

L'elenco potrebbe continuare, ma in realtà, se pure alcune di queste azioni sono state occasionalmente verificate, manca una corretta sperimentazione clinica in grado di supportare ogni affermazione. Manca soprattutto a causa del fatto che ci si trova di fronte a un prodotto mai uniforme, mai identico, mai stabile.

D'altra parte non risulta una ricerca approfondita sulla composizione del miele utilizzato nelle sperimentazioni effettuate.

Allo stesso modo non trova riscontro scientifico la frequente attitudine ad attribuire ai mieli uniflorali le attività farmacologiche proprie delle piante da cui derivano.

È stata invece verificata un'attività antibatterica, sia nel miele tal quale (dovuta alla concentrazione zuccherina e al suo pH acido) che in soluzioni diluite. Quest'ultima attività, attribuita per lungo tempo a una sostanza di natura sconosciuta definita col nome generico di "inibina", sarebbe dovuta all'azione dell'enzima glucosossidasi che, in particolari condizioni di diluizione, produce acqua ossigenata e acido gluconico a partire dal glucosio.

A conferire attività antibiotica alle soluzioni di miele sarebbe l'accumulo di acqua ossigenata (che viene successivamente distrutta); il significato biologico dovrebbe probabilmente consistere nel proteggere dall'attacco microbico il miele in formazione (quando ancora non è efficiente il sistema di inibizione dovuto alla elevata concentrazione zuccherina).

Questo meccanismo sarebbe alla base di una parte dell'attività antibatterica esplicata dal miele sulle ferite e potrebbe spiegare anche alcune altre attività tradizionalmente riferite a questo prodotto. Anche altre sostanze presenti nel miele (polifenoli) sembrano possedere un'attività di tipo antibiotico.

Verosimilmente la maggior parte dei benefici riconosciuti dalla tradizione al miele possono essere ricondotti a una generica azione trofica e all'effetto emolliente, blandamente lassativo, epato-protettore e detossicante del fruttosio.

Meglio comunque prendere in considerazione il miele come alimento piuttosto che come farmaco: anche se è necessario ricordare che non è un alimento completo a causa del trascurabile contenuto in protidi, lipidi e vitamine, il suo valore nutritivo, al pari della sua gradevolezza, è certamente più sostenibile con validi argomenti. Tanto meglio se poi dovesse avere anche effetti taumaturgici.

di Anna Gloria Sabatini

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