La descrizione delle caratteristiche organolettiche
è stata elaborata a partire dalla principale bibliografia
in materia e dall'esperienza professionale e didattica degli autori
maturata nell'ambito dell'Albo nazionale degli esperti in analisi
sensoriale del miele.
I termini utilizzati nella descrizione organolettica
di ogni miele uniflorale si riferiscono a una particolare metodologia
di assaggio, comprensiva della standardizzazione dei parametri da
prendere in considerazione e di un vocabolario dei termini utilizzati.
Per i parametri che possono essere quantificati,
i termini corrispondono a scale precise di intensità: si
ritiene utile quindi riportarle, assieme a un rapido glossario delle
caratteristiche principali. Alcuni parametri che vengono normalmente
descritti in analisi sensoriale del miele sono stati qui volutamente
tralasciati in quanto in genere propri del campione e non utili
al fine della caratterizzazione botanica (per esempio i difetti,
visivi, olfattivi e gustativi e le caratteristiche tattili).
I termini utilizzati per qualificare le percezioni
olfattive e gustative sono i più vari e rispondono alla necessità
di evocare nel lettore le sensazioni che si avvicinano il più
possibile a quelle corrispondenti al prodotto descritto, senza tuttavia
riuscire a descriverlo nella sua reale natura e nelle sue sfumature.
Inoltre nelle diverse partite di miele uniflorale
ci sono sempre delle piccole differenze, dovute sia alla flora di
accompagnamento che a fattori fisici e produttivi. A queste dobbiamo
aggiungere le differenze dovute non tanto al campione di miele o
a come viene presentato, ma alla natura della nostro sistema sensoriale,
che ci fa apparire ora una componente ora un'altra.
Pertanto non tutte le definizioni riportate nelle
schede corrispondono necessariamente a ogni singolo campione reale
di una determinata origine botanica, ma, in generale, esse sono
sufficienti per descriverne le caratteristiche e, a seconda dei
casi, un termine o l'altro si adatterà meglio al prodotto.
Solo grazie all'esperienza è possibile memorizzare
stabilmente le caratteristiche distintive dei diversi tipi di miele:
questo significa che la verifica della rispondenza di un miele uniflorale
alla descrizione della scheda richiede personale particolarmente
specializzato.
L'esperienza permette inoltre di distinguere le
caratteristiche proprie dell'origine botanica (la parte che tutti
i campioni di quell'origine hanno in comune) e quelle che sono specifiche
del campione. Si può arrivare così a graduare il livello
di rispondenza e a interpretare globalmente le sensazioni percepite
al fine di trarre una valutazione conclusiva.
Questo non significa però che le indicazioni
delle schede non possano essere utilizzate anche da persone prive
di esperienza specifica, almeno come primo orientamento.
Per un conoscitore del prodotto, la valutazione
sensoriale rappresenta sempre, per tutti i mieli uniflorali qui
descritti, un fattore di orientamento importante nell'interpretazione
dei risultati delle analisi di laboratorio.
In alcuni casi, per i mieli meno caratterizzati
dal punto di vista chimico e per i quali anche l'analisi pollinica
non permette di trarre indicazioni conclusive (per esempio: tiglio
e eucalipto) l'analisi organolettica può rappresentare il
fattore maggiormente caratterizzante.
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