I mieli uniflorali italiani

I principali mieli uniflorali italiani

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Miele di rododendro

La pianta

(Rhododendron spp. - Ericaceae)

Il genere Rhododendron è rappresentato in Italia da due specie che si ibridano comunemente: R. ferrugineum L. e R. hirsutum L.

Sono entrambi cespugli sempreverdi (fino a 10 dm) con foglie ellittico-spatolate: si riconoscono per le caratteristiche delle foglie intere e con la pagina inferiore ferruginea nella prima specie, crenulate e con lunghe ciglia nella seconda. I fiori hanno corolla rosso-purpurea nel primo caso e roseo-sbiadita nel secondo.

Queste due specie caratterizzano la fascia di vegetazione subalpina sulle nostre Alpi differenziandosi per la distribuzione in funzione delle caratteristiche pedologiche: R. ferrugineum prevale su suoli acidi e R. hirsutum su terreni calcarei, spesso come specie pioniera su ghiaioni, greti e frane.

La fascia di distribuzione della pianta è soggetta a una forte instabilità climatica anche nel periodo estivo e questo rende la produzione di mieli uniflorali aleatoria e molto soggetta all'andamento stagionale.

Ambiente di diffusione:

brughiere subalpine, su suolo acido (1600 - 2300 m) per R. ferrugineum e arbusteti nani, boscaglie di mugo e pino silvestre su terreni calcarei (800 - 2200 m) per R. hirsutum.

Fioritura:

giugno - luglio.

Potenziale mellifero:

molto buono.

Il miele

Si produce esclusivamente nell'arco alpino a quote che non permettono la sopravvivenza degli alveari durante tutto l'anno.

La produzione si avvale quindi necessariamente di tecniche di nomadismo.

Si tratta di una produzione che richiede costi elevati e che non è costante in quanto in alta quota le condizioni meteorologiche sono molto instabili.

Le quantità sono quindi estremamente variabili da un anno all'altro, ma resta sempre una produzione quantitativamente minore per le basse rese ad alveare e per il ridotto numero di alveari destinati a questa produzione.

Nel resto d'Europa si producono mieli analoghi sugli altri versanti del massiccio alpino e nei Pirenei.

Il grande valore commerciale di questo miele uniflorale è determinato, oltre che da un elevato costo di produzione, dalle fini caratteristiche organolettiche, dalla rarità del prodotto e dall'attrattiva che la pianta e l'ambiente che lo producono esercita sul consumatore.

Quando è puro è tra i mieli più chiari e meno aromatici; è quindi molto facile che piccole presenze di altri nettari ne modifichino sostanzialmente il colore, l'odore e l'aroma.

Questa, assieme alla tendenza a non selezionare abbastanza il prodotto per evidenti motivi economici, è una delle cause principali della variabilità del miele uniflorale di rododendro presente sul mercato.

Rhododendron spp.
 
Pollini di Rhododendron spp.
 
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Caratteristiche melissopalinologiche

Percentuale di polline di Rhododendron percentuale molto variabile, per lo più superiore al 25 %
Numero assoluto di granuli pollinici in 10 g di miele (PK/10g)

media =13.500

deviazione standard. = 6.800

Classe di rappresentatività
 I  (PK/10 g: inferiore a 20.000)
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Aspetti organolettici

Esame visivo

Stato fisico

cristallizza spontaneamente dopo alcuni mesi, formando spesso una massa compatta di cristalli fini o pastosa a cristalli grossi, rotondi e collosi

Colore da quasi incolore a giallo paglierino allo stato liquido; da bianco a beige chiaro quando cristallizzato

Esame olfattivo

Intensità odore al massimo di debole intensità
Descrizione odore

non particolarmente caratteristico in quanto l'elemento maggiormente diagnostico risulta l'assenza di odori marcati. Nei campioni più puri e caratteristici può essere descritto come leggermente pungente, di propoli, vegetale, di anguria, di muschio, fruttato, di cosmetico

Esame gustativo

Sapore normalmente dolce, normalmente acido
Inrensità aroma al massimo di debole intensità
Descrizione aroma

non particolarmente caratteristico in quanto l'elemento maggiormente diagnostico risulta l'assenza di aromi marcati. Corrispondente all'odore, di sciroppo di zucchero, vegetale, di marmellata di frutti di bosco, di gelatina di frutta, di medicinale, fresco, fine
poco persistente

Persistenza poco persistente
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Proprietà chimico-fisiche

   

media

dev.st.

   

media

dev.st.

Acqua
g/100g
16,8
0,9
pH  
3,9
0,1
HMF
mg/kg
2,6
1,6
Acidità libera
meq/kg
13,7
3,4
Diastasi
ND
12,2
2,5
Lattoni
meq/kg
1,3
1,3
Invertasi
NI
11,2
2,7
Acidità totale
meq/kg
15,0
3,5
Prolina
mg/100g
25,0
3,0
Fruttosio
g/100g
38,0
2,6
Conducibilità elettrica
mS cm-¹
0,22
0,07
Glucosio
g/100g
30,2
1,5
Rotazione specifica
-6,1
2,5
Saccarosio
g/100g
0,4
0,4
Colore
mm Pfund
13,1
4,8
Maltosio
g/100g
1,6
0,9
Colore C.I.E.
L*
93,9
2,4
Isomaltosio
g/100g
1,0
0,4
a*
-1,3
0,5
Fruttosio + Glucosio
g/100g
68,1
3,3
b*
15,6
4,9
Fruttosio / Glucosio  
1,26
0,09
        Glucosio / Acqua  
1,80
0,13
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Note

Caratteristiche chimico-fisiche - Valori bassi di prolina, colore e conducibilità elettrica; rotazione specifica debolmente negativa. Fra gli oligosaccaridi va segnalata la presenza di erlosio (media = 2,1 g/100g).
Il miele di rododendro presenta caratteristiche chimico-fisiche molto simili a quelle del miele di rosmarino.

Tuttavia sul piano pratico la diversità delle zone di produzione non dà luogo a confusione fra questi tipi di miele.
Il miele di rododendro appartiene normalmente alla I classe di rappresentatività, ma talora può contenere pollini iperrappresentati (Myosotis) con conseguente aumento del contenuto pollinico. In tal caso si può anche accettare la II classe; tuttavia, per una corretta interpretazione, è opportuno escludere dal conteggio tali pollini.

di Marco Accorti, Roberto Colombo, Gian Luigi Marcazzan, Livia Persano Oddo, Maria Lucia Piana, Maria Gioia Piazza, Patrizio Pulcini, Anna Gloria Sabatini

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