I mieli uniflorali italiani

I principali mieli uniflorali italiani

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Miele di tarassaco

La pianta

(Taraxacum officinale Weber - Compositae)

Il tarassaco è una pianta erbacea, perenne, con radice a fittone, foglie disposte a rosetta, lanceolate, dentate o lobate, a grossolani denti triangolari, arcuati o falciformi, da cui il nome di "dente di leone".

Presenta capolini solitari, su stelo cavo, alto 15 - 35 cm, composti da fiori tutti ligulati giallo-dorati. Alla maturazione il capolino, in cui sono inseriti gli acheni sormontati da un pappo di setole bianche, costituisce il caratteristico globo piumoso dal quale deriva un altro dei nomi volgari della pianta (soffione).

Non si tratta di una specie unitaria, ma di un complesso formato da numerosissime stirpi non ancora completamente note. Tale gruppo polimorfo è diffuso in tutto il territorio, ma particolarmente nelle zone di bassa e media montagna dell'Italia settentrionale; cresce in genere in ambienti antropizzati, nei prati stabili concimati invecchiati e nei frutteti e vigneti inerbiti.

Ha diversi usi: le foglie giovani vengono raccolte per verdura da consumare fresca o cotta ed hanno proprietà rinfrescanti, depurative e stimolanti le funzioni epato-biliari; la radice viene raccolta per ricavarne un succo diuretico, usato contro i calcoli renali; tostata e macinata viene talvolta ancora usata come surrogato del caffè.

I boccioli fiorali possono essere trattati come quelli dei capperi, per ottenerne un analogo. Per la precocità della fioritura non sempre le famiglie sono già sufficientemente sviluppate per sfruttare questa risorsa; in questo caso non sarà possibile produrre miele uniflorale e il nettare della specie si mescolerà ai raccolti successivi.

Ambiente di diffusione:

schiarite di boschi caducifogli, prati concimati, ambienti ruderali (0 - 1700 m).

Fioritura:

prevalentemente febbraio - maggio (possibile tutto l'anno).

Potenziale mellifero:

buono (classe IV).

Il miele

Il miele di tarassaco si produce allo stato uniflorale soprattutto nelle zone collinari e di bassa montagna che circondano la pianura padana, sia alpine che appenniniche (Friuli, Trentino, Veneto, Lombardia, Piemonte ed Emilia).

Costituisce una produzione non abbondante ma localmente importante.

Nelle aree con carattere medio-europeo più accentuato questo miele si produce con maggior frequenza e maggior livello di purezza (Svizzera, Germania, Francia, Austria).

Si tratta di un miele con caratteristiche che non incontrano il gusto della maggior parte dei consumatori (odore e aroma forti di tipo animale), ma, forse proprio per questo, il prodotto si colloca con favore presso una fascia sempre più ampia di persone che ne apprezzano le caratteristiche particolari.

Per il precoce periodo di produzione presenta spesso un contenuto in acqua elevato, non compatibile con una prolungata conservazione.

Taraxacum officinale Weber
 
Pollini di Taraxacum officinale Weber
 
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Caratteristiche melissopalinologiche

Percentuale di polline di Taraxacum percentuali variabili, anche in funzione delle specie di accompagnamento; per lo più comprese fra 5% e 30%
Numero assoluto di granuli pollinici in 10 g di miele (PK/10g)

media = 30.900

deviazione standard. = 14.400

Classe di rappresentatività
 II  (PK/10 g: inferiore a 60.000)
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Aspetti organolettici

Esame visivo

Stato fisico

cristallizza spontaneamente in tempi molto rapidi, con cristalli spesso molto fini e regolari, che formano una massa morbida e cremosa, se non riscaldato o rifusoi

Colore ambrato con riflessi gialli nel miele liquido; crema o giallo quando cristallizzato; beige con riflessi rosati se miscelato a salice o con toni più spenti se miscelato a crucifere o fruttiferi. Il colore giallo più vivo è indice di maggiore purezza

Esame olfattivo

Intensità odore almeno intenso
Descrizione odore

molto caratteristico; pungente, penetrante, acuto, volgare, ammoniacale, di stalla, di piedi, di botte, di vino cotto, di marsala, di aceto, dei fiori della pianta essiccati

Esame gustativo

Sapore poco o normalmente dolce; normalmente acido; amaro non percettibile o leggero; a volte rinfrescante; astringente
Inrensità aroma almeno intenso
Descrizione aroma

molto caratteristico; simile all'odore ma più fine; ammoniacale, di infuso di camomilla, di spezie fresche, di caramella agli oli essenziali, di rancido

Persistenza molto persistente; la particolare persistenza può essere percepita anche come un forte retrogusto
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Proprietà chimico-fisiche

   

media

dev.st.

   

media

dev.st.

Acqua
g/100g
17,1
0,7
pH  
4,5
0,2
HMF
mg/kg
1,4
1,5
Acidità libera
meq/kg
11,7
2,8
Diastasi
ND
13,7
4,2
Lattoni
meq/kg
1,9
1,8
Invertasi
NI
14,0
3,6
Acidità totale
meq/kg
12,3
2,4
Prolina
mg/100g
34,0
7,0
Fruttosio
g/100g
38,1
1,4
Conducibilità elettrica
mS cm-¹
0,52
0,06
Glucosio
g/100g
38,4
2,0
Rotazione specifica
-9,9
2,0
Saccarosio
g/100g
0,2
0,6
Colore
mm Pfund
56,8
9,8
Maltosio
g/100g
0,2
0,6
Colore C.I.E.
L*
85,9
2,8
Isomaltosio
g/100g
0,4
0,3
a*
-3,8
2,0
Fruttosio + Glucosio
g/100g
76,5
3,0
b*
61
14,8
Fruttosio / Glucosio  
0,99
0,04
        Glucosio / Acqua  
2,24
0,13
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Note

Caratteristiche chimico-fisiche - Valori bassi di acidità. Colore tipico, giallo. Zuccheri: elevati valori di glucosio, F+G e G/H2O; basso F/G.
Il miele di tarassaco, oltre ad avere basse percentuali di polline di Taraxacum, contiene spesso elevate percentuali di polline delle specie con cui si trova in associazione (salice, crocifere). Pertanto l'analisi palinologica risulta scarsamente diagnostica ed è invece importante la rispondenza dei parametri organolettici e chimico-fisici.

di Marco Accorti, Roberto Colombo, Gian Luigi Marcazzan, Livia Persano Oddo, Maria Lucia Piana, Maria Gioia Piazza, Patrizio Pulcini, Anna Gloria Sabatini

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