Mieli Uniflorali Italiani - I principali mieli uniflorali italiani

I mieli uniflorali italiani

I principali mieli uniflorali italiani

Miele di timo

La pianta

(Thymus capitatus Hofmgg. et Lk. - Labiateae)

Al genere Thymus appartengono numerose specie, alcune delle quali possono produrre miele uniflorale (vedi anche più avanti). Th. capitatus è un piccolo arbusto (3 - 6 dm), con portamento a pulvino, odore aromatico, piccole foglie lesiniformi, spesso caduche durante la stagione secca, fiori in densi capolini ovali, di colore rosa-rosso.

È diffuso nelle zone più aride del mediterraneo, con netta prevalenza nella parte orientale; può essere uno dei componenti principali della gariga della fascia vegetazionale mediterranea arida.

Ambiente di diffusione:

garighe, pendii aridi, pinete mediterranee (0 - 600 m).

Fioritura:

maggio - giugno.

Potenziale mellifero:

molto buono (classe VI).

Il miele

Le produzioni italiane di questo miele uniflorale provengono prevalentemente dalla zona dei monti Iblei, nella Sicilia orientale.

Data la zona di produzione così circoscritta si tratta di una produzione limitata, ma localmente importante.

Questa specie può produrre mieli uniflorali anche in Grecia e in diverse isole del mediterraneo orientale.

Si tratta di un miele con caratteristiche peculiari che devono essere conosciute per essere apprezzate, ma, forse proprio per questo, il prodotto si colloca con favore presso una fascia sempre più ampia di persone.

Il nettare di timo è notevolmente aromatico per cui anche mieli non del tutto puri di questa essenza sono già fortemente caratterizzati dal punto di vista organolettico e questo può essere la causa della variabilità dei diversi lotti di miele uniflorale.

Thymus capitatus Hofmgg. et Lk.

Polline di Thymus capitatus Hofmgg. et Lk. in visione polare ed equatoriale

Caratteristiche melissopalinologiche
Percentuale di polline di Thymus	percentuali molto variabili, per lo più superiori al 15%
Numero assoluto di granuli pollinici in 10 g di miele (PK/10g)	media =9.800 deviazione standard. = 4.400
Classe di rappresentatività	I (PK/10 g: inferiore a 24.000)

Aspetti organolettici
Esame visivo
Stato fisico	cristallizza spontaneamente dopo alcuni mesi, spesso con cristalli irregolari
Colore	da ambra chiaro a ambra quando liquido; da beige a nocciola quando cristallizzato
Esame olfattivo
Intensità odore	almeno di media intensità
Descrizione odore	caratteristico; florale e speziato allo stesso tempo, di fiori secchi e di fiori di magnolia, di erbe aromatiche, dei fiori strofinati, di chiodi di garofano; di plastica bruciata; di matita da disegno, di legno di cedro, di vin brulé, di marsala
Esame gustativo
Sapore	normalmente dolce; normalmente o decisamente acido
Inrensità aroma	almeno di media intensità
Descrizione aroma	caratteristico; di timolo, di farmacia, di medicinale, di erbe aromatiche non del tutto essiccate, di plastica, di matita
Persistenza	abbastanza persistente

Proprietà chimico-fisiche
		media	dev.st.			media	dev.st.
Acqua	g/100g	16,4	1,1	pH		3,8	0,1
HMF	mg/kg	8,4	5,0	Acidità libera	meq/kg	37,1	6,1
Diastasi	ND	30,7	6,8	Lattoni	meq/kg	2,7	2,5
Invertasi	NI	18,6	3,5	Acidità totale	meq/kg	39,8	5,2
Prolina	mg/100g	93,0	11,0	Fruttosio	g/100g	42,6	2,5
Conducibilità elettrica	mS cm-¹	0,39	0,05	Glucosio	g/100g	30,2	1,4
Rotazione specifica		-20,3	2,2	Saccarosio	g/100g	0,1	0,1
Colore	mm Pfund	49,7	11,6	Maltosio	g/100g	1,4	0,5
Colore C.I.E.	L*	87,2	4,8	Isomaltosio	g/100g	0,7	0,3
	a*	0,3	1,8	Fruttosio + Glucosio	g/100g	72,8	3,1
	b*	45,3	5,4	Fruttosio / Glucosio		1,41	0,09
				Glucosio / Acqua		1,86	0,18

Note

Caratteristiche chimico-fisiche - Valori elevati di diastasi, prolina e acidità; rotazione specifica fortemente negativa. Valori medio-alti di invertasi. Zuccheri: alto tenore in fruttosio. Il miele di timo presenta un tenore in HMF tendenzialmente alto.

di Marco Accorti, Roberto Colombo, Gian Luigi Marcazzan, Livia Persano Oddo, Maria Lucia Piana, Maria Gioia Piazza, Patrizio Pulcini, Anna Gloria Sabatini