Descrizione
della specie
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il binomio Th. serpyllum viene utilizzato per indicare un
gruppo di specie assai simili tra di loro, con fusto legno alla
base, più o meno prostrati o striscianti e spesso radicanti
ai nodi, con apici fioriferi eretti, foglie coriacee, infiorescenze
dense, sferiche, ovali o più o meno allungate, con corolla
purpura o rosea
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Ambiente di
diffusione
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prati aridi steppici, pietraie e rupi soleggiate (0 - 2200 m)
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Area di diffusione
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considerato nell’insieme il gruppo è comune in tutto il
territorio, ad esclusione della Sardegna
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Fioritura
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aprile - agosto
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Produzione
nettarifera
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buona
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Zone di produzione
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nelle Alpi e nell’Appennino centrale; produzioni analoghe si hanno
anche in altre aree montane europee (per esempio Alpi francesi)
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Importanza del
miele uniflorale
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occasionale. Nelle zone montane delle Alpi e degli Appennini sono
relativamente comuni mieli con caratteristiche organolettiche molto
accentuate, riferibili alla presenza, più o meno importante,
di timo serpillo. Nella maggior parte dei casi, però, lo
spettro pollinico non permette di affermare con sicurezza che si
tratti di mieli uniflorali (frequenza del polline della specie ridotta);
l’assenza di informazioni sulla rappresentatività della specie
non permette tuttavia neanche di affermare il contrario. In Italia
non si producono mieli di timo comune (Th. vulgaris L.),
che invece altrove (per esempio nel sud della Francia) dà
luogo a un miele uniflorale con caratteristiche molto diverse da
quelle qui descritte per il timo serpillo
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Caratteristiche
melissopalinologiche
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non note
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Caratteristiche
organolettiche
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colore ambrato, rossastro, odore intenso, caratteristico, di tipo
animale, stalla ovina, pungente, simile all’acido acetico; aroma
di media intensità, diverso rispetto alle sensazioni olfattive,
di tipo mentolato
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Caratteristiche
fisico-chimiche
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non note
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