Descrizione
della specie
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pianta erbacea annua o perenne, con foglie glauco-pruinose, fiori
gialli in racemi e frutto a siliqua. Viene largamente coltivata
in Italia centro-settentrionale per i semi da cui si ricava olio
sia per uso industriale che alimentare e oggi anche per la produzione
di foraggio; è presente ovunque anche come pianta inselvatichita.
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Importanza del
miele uniflorale
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occasionale, ma localmente non trascurabile, il miele di colza
allo stato uniflorale viene prodotto in Italia solo in piccole quantità.
In questo caso la produzione allo stato uniflorale non aumenta il
valore commerciale del miele, sia perché le caratteristiche
distintive del prodotto non sono in genere apprezzate (cristallizzazione
rapidissima e odore che ricorda la pianta di provenienza) sia perché
la denominazione monospecifica non contribuisce ad aumentarne l’attrattiva.
Per questo le scarse produzioni uniflorali vengono quasi sempre
vendute con una denominazione generica. Per la sua ricchezza in
glucosio e per la cristallizzazione in genere finissima può
essere utilizzato come starter per le tecniche di cristallizzazione
guidata
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Caratteristiche
melissopalinologiche
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i mieli puri di colza contengono spesso più del 95% (ITAPI,
1975) di polline della specie, con un pK/10 g di 20.000 - 90.000
(Ricciardelli D’Albore, 1998)
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Caratteristiche
organolettiche
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cristallizza molto rapidamente, in una massa pastosa costituita
da cristalli molto fini, se non viene riscaldato o rifuso. Il colore
è ambra chiaro o ambra quando liquido, beige con tonalità
grigie quando cristallizzato. All’esame olfattivo presenta un odore
di media intensità o intenso, molto caratteristico, volgare,
richiama l’odore della pianta o del fiore, vegetale, di cavolo,
di rapa, di verza, di paglia o di cavolo fermentati, di cipolla
cotta, di formaggio fermentato, di gorgonzola, di brie, di legno
marcio, di piedi. Alla degustazione presenta un sapore poco o normalmente
dolce, normalmente o decisamente acido, con aroma di media intensità
o intenso, molto caratteristico, che può essere descritto
con gli stessi termini utilizzati per l’odore, ma generalmente più
gradevole. L’aroma è mediamente persistente, a volte con
retrogusto
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Caratteristiche
fisico-chimiche
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vengono riportate le caratteristiche distintive elaborate sulla
base delle produzioni francesi (ITAPI, 1975). Si rimanda al lavoro
originale per le metodologie analitiche utilizzate
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